Tecnica Fotografica · 16 Novembre 2024

Fotografare a colori o in bianco e nero?

Questa mattina ho chiesto a mia figlia di dare un’occhiata al mio nuovo sito e di farmi sapere cosa ne pensava. La sua prima reazione è stata “papà, vedo che ti piace il bianco e nero!“.

In effetti, gran parte delle fotografie che ho pubblicato su questo sito, almeno in questa fase di avvio, sono in bianco e nero, ma questo non significa che non mi piaccia il colore. Tutt’altro, amo la fotografia a colori tanto quanto quella in bianco e nero, ma penso che ognuna abbia il suo scopo e la sua ragione d’essere.

Dopo anni passati dietro una fotocamera certe scelte per me sono scontate anche se mi rendo conto che per chi si approccia ora alla fotografia viene spontaneo chiedersi perché i fotografi dovrebbero scegliere il bianco e nero quando il colore è molto più realistico, interessante e attuale. In fondo, noi vediamo a colori ed è questo il nostro modo naturale di vedere le cose.

coreterno

Il perché del bianco e nero

Per rispondere a questa domanda, mi viene in mente questa frase, che devo aver letto da qualche parte: “il colore è il modo in cui vediamo il mondo; il bianco e nero è il modo in cui sentiamo il mondo”.

Secondo me, sta tutta qui la differenza.

pioggia

Intendiamoci, non è che la fotografia a colori sia meno artistica o evocativa di quella in bianco e nero (basti pensare ai lavori di Gruyaert, Leiter, McCurry per citarne alcuni), ma se volessimo proprio dare una sorta di regola potremo dire che i colori hanno un senso quando aggiungono informazione all’immagine fotografica o ne costituiscono addirittura l’elemento principale.

Diversamente, il rischio è che i colori possano costituire una distrazione nella foto: la sciarpa fucsia indossata dal soggetto del ritratto, la pubblicità colorata che spicca dietro le teste dei soggetti fotografati o, ancora, l’automobile rossa che sfreccia attraversando la scena al momento della ripresa. In tutte queste situazioni, se eliminiamo il “disturbo” costituito dal colore, l’attenzione di chi osserva l’immagine si focalizza immediatamente sul contenuto.

fotografo

Il bianco e nero enfatizza la consistenza delle superfici dei materiali o della pelle, il contrasto tra luci ed ombre, l’espressione del volto di una persona, le interazioni, la forma. Molto più del colore.

fontanella

Soprattutto, il bianco e nero aiuta enormemente ad enfatizzare gli stati d’animo e le emozioni.

Quando fai fotografie a colori di persone, fotografi soltanto i loro vestiti. Ma quando fotografi in bianco e nero, fotografi la loro anima!

[Ted Grant]

ritratto

L’uso del colore

D’altra parte, l’uso del colore riporta la fotografia in una dimensione più naturale per noi dal momento che noi vediamo a colori. La fotografia a colori ci aiuta a vivere l’ambiente, l’atmosfera dello scatto.

gregge di pecore

Ma nella fotografia a colori, l’uso del colore deve essere parte dell’informazione che l’immagine intende trasmettere. In caso contrario, il rischio è che il colore possa costituire un elemento di distrazione.

Scattare a colori è, per certi aspetti, più complicato per il fotografo che deve fare attenzione affinché non vi siano elementi di disturbo: troppi colori o colori troppo accesi, infatti, possono rendere confusa l’immagine o addirittura sgradevole.

Al contrario, il colore può servire per dare risalto al soggetto principale della foto o attirare lo sguardo dove vuole il fotografo.

donna con bambino
donna che fa jogging

Infine, i colori evocano in noi sensazioni particolari: le tonalità del blu, ad esempio, conferiscono un senso di pace, tranquillità, armonia, fedeltà e lealtà, il giallo evoca felicità, ottimismo, energia, allegria, mentre il rosso evoca passione, desiderio, determinazione. Il fotografo può cercare di sfruttare queste caratteristiche nei suoi scatti per trasmettere un determinato messaggio.

Riflessi bus

In definitiva, quindi, la scelta di usare il colore o il bianco e nero dipende principalmente dallo scopo per cui stiamo realizzando la foto e il messaggio che vogliamo che essa trasmetta in chi la osserva.